venerdì 20 settembre 2024

Fanny Targioni Tozzetti

Francesca Ronchivecchi, nata da Luigi Ronchivecchi e Teresa Manzi, sposò il professor Antonio Targioni Tozzetti e insieme ebbero tre figlie: Giulia, Adele e Teresa. La loro dimora fiorentina in via Ghibellina era un ritrovo per letterati e artisti, e la bellezza e disinvoltura di Francesca le valsero una reputazione di donna affascinante e incline agli amori. Nella società fiorentina, divenne nota per il suo aspetto e per le sue frequentazioni letterarie, che generarono pettegolezzi e voci. Giacomo Leopardi, che nutrì per lei un'infatuazione non ricambiata, la celò sotto lo pseudonimo di Aspasia – la nota intellettuale di Mileto, amante e poi sposa di Pericle – nella sua poesia omonima. Fanny Targioni Tozzetti si spense all'età di 88 anni e fu tumulata nel Cimitero Monumentale della Misericordia dell'Antella, nel Comune di Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze.Un amore leopardiano Alessandro Poerio introdusse Leopardi a Fanny il 10 maggio 1830, poco dopo l'arrivo del poeta a Firenze. Poerio la descrisse così all'amico comune Antonio Ranieri: «Leopardi e Niccolini la ritengono non solo di una bellezza straordinaria e di modi cortesi, ma anche di talento superiore nella pittura, nelle lingue moderne e in altre doti. La Targioni [...] è diventata completamente una figura letteraria e aristocratica. Si dice che Carlo Torrigiani sia il suo prediletto attuale. Altri hanno menzionato Luigi Mannelli. Vi sono anche voci che Gherardo Lenzoni e il marchese Lucchesini periodicamente rivendichino l'antico dominio. Personalmente, non posso credere che una donna così accorta possa essere al centro di tali storie licenziose e penso che almeno due dei quattro amanti siano frutto di fantasia.»

(Lettera di Alessandro Poerio ad Antonio Ranieri, 18 maggio 1830)«Angelica beltade!

Parmi ogni più bel volto, ovunque io miro,
quasi una finta imago
il tuo volto imitar. Tu sola fonte
d'ogni altra leggiadria,
sola vera beltà parmi che sia»





La filosofia di Leopardi

La filosofia di Giacomo Leopardi è marcata da un profondo pessimismo, che si manifesta in diverse fasi: Pessimismo Personale: Leopardi attribuisce inizialmente la sua infelicità a fattori personali, quali le sue condizioni fisiche e l'assenza di illusioni. Pessimismo Storico: In seguito, amplia questa prospettiva a tutta l'umanità, interpretando la storia come un processo di costante declino e sofferenza. Pessimismo Universale: Alla fine, Leopardi adotta una visione secondo cui la natura è indifferente e avversa verso l'uomo, condannandolo a una vita di dolore e disinganni. Un altro elemento fondamentale è la teoria del piacere. Leopardi afferma che l'uomo è in eterna ricerca di un piacere illimitato, irraggiungibile, che conduce inevitabilmente a delusione e infelicità. Leopardi è rinomato anche per la sua poesia filosofica, attraverso la quale trasmette le sue meditazioni esistenziali e il suo acuto senso di malinconia e isolamento. Opere come "L'Infinito" e "A Silvia" sono esempi significativi di questa sintesi tra poesia e filosofia.




Ugo Foscolo "Io non odio .."

 

 Io non odio persona al mondo, ma vi sono cert'uomini ch'io ho bisogno di vedere soltanto da lontano



giovedì 19 settembre 2024

“Settembre” di Luigi Pirandello

 Le speranze se ne vanno

come rondini a fin d ’anno:
torneranno?
Nel mio cor vedovi e fidi
stanno ancora appesi i nidi
che di gridi
già sonaron brevi e gaj:
vaghe rondini, se mai
con i raj
del mio Sole tornerete,
le casucce vostre liete
troverete.

martedì 17 settembre 2024

Alla pioggia (Edmondo De Amicis)

Scendi a torrenti, giù, pioggia feconda.
Riga il ciel de le tua fila infinite,
Ravviva i germi, suscita le vite
Nel seno de la terra sitibonda!
Scroscia ne la città negra ed immonda,
Gorgoglia ne le piazze inaridite,
Lava i sobborghi, spazza la mefite,
Corri, schizza, ringorga, inaffia, inonda!
Vedi, tutto si scote e si ridesta
Sotto ai sonanti sprazzi cristallini,
Tutto sgocciola, tremola e fa festa,
E dai vetri t’applaudono i bambini
E i fiori verso te levan la testa
E le donne ti mostrano i piedini.


 

I gatti lo sapranno (Cesare Pavese)

Ancora cadrà la pioggia
sui tuoi dolci selciati,
una pioggia leggera
come un alito o un passo.
Ancora la brezza e l’alba
fioriranno leggere
come sotto il tuo passo,
quando tu rientrerai.
Tra fiori e davanzali
i gatti lo sapranno.
Ci saranno altri giorni,
ci saranno altre voci.
Sorriderai da sola.
I gatti lo sapranno.
Udrai parole antiche,
parole stanche e vane
come i costumi smessi
delle feste di ieri.
Farai gesti anche tu.
Risponderai parole −
viso di primavera,
farai gesti anche tu.
I gatti lo sapranno,
viso di primavera;
e la pioggia leggera,
l’alba color giacinto,
che dilaniano il cuore
di chi piú non ti spera,
sono il triste sorriso
che sorridi da sola.
Ci saranno altri giorni,
altre voci e risvegli.
Soffriremo nell’alba,
viso di primavera.



 

lunedì 2 settembre 2024

Giovanni Verga

Giovanni Verga (1840-1922) fu uno scrittore, drammaturgo e politico italiano, ritenuto il più grande rappresentante del Verismo. Nato a Catania da una famiglia di nobili origini, Verga iniziò scrivendo romanzi avventurosi e patriottici, ispirato dalle opere di Alexandre Dumas. Nel 1869 si trasferì prima a Firenze e poi a Milano, dove si immerse in importanti circoli letterari e venne influenzato dal Naturalismo francese. La sua conversione al Verismo si concretizzò con "Rosso Malpelo" e "I Malavoglia" (1881), quest'ultimo tra i suoi lavori più noti.Il Verismo di Verga è noto per l'impersonalità narrativa e la descrizione diretta e realistica della vita delle classi meno abbienti. Tra le sue opere più importanti figurano anche "Mastro-don Gesualdo" (1889) e "Cavalleria rusticana", che ispirò l'omonima opera di Pietro Mascagni.

Verga divenne senatore del Regno d'Italia nel 1920 e morì a Catania nel 1922.







Federico Fellini con la moglie Giulietta Masina, protagonista de La strada nei panni di Gelsomina

Federico Fellini con la moglie Giulietta Masina, protagonista de La strada nei panni di Gelsomina
Il film, ricco di poesia, racconta il tenero ma anche turbolento rapporto fra Gelsomina, interpretata da Giulietta Masina, e Zampanò, interpretato da Anthony Quinn, due strampalati artisti di strada che percorrono l'Italia dell'immediato dopoguerra.

Paola Ojetti

Paola Ojetti
è soprattutto ricordata per la sua attività di traduttrice, iniziata sin da giovanissima con versioni dal francese e dall'inglese di dialoghi di film. Negli anni '30,

Post più popolari

Primo Applauso trasmissione televisiva del 1956

Primo Applauso trasmissione televisiva del 1956
Di ignoto - Radiocorriere ,p.d.

Il piccolo principe (Le Petit Prince) è un racconto di Antoine de Saint-Exupéry

la dedica

A Leone Werth.

Domando perdono ai bambini di aver dedicato questo libro a una persona grande. Ho una scusa seria: questa persona grande è il migliore amico che abbia al mondo. Ho una seconda scusa: questa persona grande può capire tutto, anche i libri per bambini. E ne ho una terza: questa persona grande abita in Francia, ha fame, ha freddo e ha molto bisogno di essere consolata. E se tutte queste scuse non bastano, dedicherò questo libro al bambino che questa grande persona è stata. Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano.)
Perciò correggo la mia dedica:
A Leone Werth
quando era un bambino»

Fernando Botero

Fernando Botero
Di Roel Wijnants - Flickr, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia

Gato_(Fernando Botero)

Gato (Fernando Botero). CamilleHardy.