Giovanni Verga (1840-1922) fu uno scrittore, drammaturgo e politico italiano, ritenuto il più grande rappresentante del Verismo. Nato a Catania da una famiglia di nobili origini, Verga iniziò scrivendo romanzi avventurosi e patriottici, ispirato dalle opere di Alexandre Dumas. Nel 1869 si trasferì prima a Firenze e poi a Milano, dove si immerse in importanti circoli letterari e venne influenzato dal Naturalismo francese. La sua conversione al Verismo si concretizzò con "Rosso Malpelo" e "I Malavoglia" (1881), quest'ultimo tra i suoi lavori più noti.Il Verismo di Verga è noto per l'impersonalità narrativa e la descrizione diretta e realistica della vita delle classi meno abbienti. Tra le sue opere più importanti figurano anche "Mastro-don Gesualdo" (1889) e "Cavalleria rusticana", che ispirò l'omonima opera di Pietro Mascagni.
Verga divenne senatore del Regno d'Italia nel 1920 e morì a Catania nel 1922.
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