La scuola filosofica dei Cirenaici, fondata da Aristippo, pone il piacere come scopo primario dell'esistenza. Non essendo omogenea, la scuola cirenaica si è sviluppata in diverse correnti etiche e ha trovato parziali riscontri nell'epicureismo. Epicuro ha infatti fornito alla sua dottrina edonistica basi ontologiche e gnoseologiche, assenti nei Cirenaici, i quali hanno sviluppato il loro pensiero esclusivamente sull'etica pratica della vita quotidiana. Aristippo ha delineato questa corrente filosofica sull'antropocentrismo, il sensismo assoluto, la ricerca del piacere fisico e l'autosufficienza individualista.La caratteristica distintiva dell'edonismo di Aristippo è l'individualismo estremo e un'autosufficienza simile a quella cinica, con un marcato disprezzo per le convenzioni sociali e le tradizioni. Il piacere, immediato e dinamico, si lega all'individualismo che lo ricerca in ogni momento dell'esistenza, in qualsiasi sua forma. Solo gli eventi umani sono degni di interesse e i fenomeni naturali lo sono solo se generano piacere. Tuttavia, l'autosufficienza, principio cardine di Aristippo, si applica anche al piacere: va ricercato senza diventarne schiavi, perché se il piacere è sempre un bene da perseguire, quando diventa padrone, deve essere rifiutato in favore dell'autosufficienza e dell'autonomia individuale. Il vero piacere, secondo Aristippo, è sempre dinamico (non l'aponia epicurea, ovvero l'“assenza di dolore”) e rappresenta il motore positivo dell'esistenza, che è una successione discontinua di istanti da vivere nel presente, trascurando passato e futuro.
Raffigurazione di Aristippo |
Nessun commento:
Posta un commento