Agostino d'Ippona, noto anche come Sant'Agostino, è stato un filosofo, teologo e vescovo della Chiesa cattolica, considerato uno dei più importanti pensatori della patristica occidentale. Nato nel 354 a Tagaste (nell'attuale Algeria), visse un'esistenza segnata da una profonda ricerca spirituale e filosofica, passando attraverso il manicheismo prima di convertirsi al cristianesimo. La sua filosofia si basa sulla riconciliazione tra ragione e fede, spirito e materia, e il pensiero pagano con la dottrina cristiana. Influenzato dal neoplatonismo, rielaborò la dottrina delle idee di Platone e la concezione dell'Uno di Plotino, adattandole alla visione cristiana di Dio come principio unico e assoluto dell'essere. Secondo Agostino, il male non ha un'esistenza autonoma, ma è solo una privazione del bene, causata dalla disobbedienza umana. Uno dei suoi concetti fondamentali è quello della grazia divina, che permette all'anima di ricevere l'illuminazione e di avvicinarsi a Dio. Pur riconoscendo il libero arbitrio, Agostino sottolinea come la salvezza dipenda esclusivamente dalla volontà divina. Inoltre, rivalutò la dimensione storica e terrena, affermando che il mondo materiale ha valore in quanto frutto dell'amore di Dio. La sua opera più celebre, *Le Confessioni*, è un'autobiografia spirituale in cui racconta il suo percorso di conversione e riflessione filosofica. Fu vescovo di Ippona dal 396 fino alla sua morte nel 430, dedicandosi alla difesa della dottrina cristiana contro le eresie del suo tempo. Il suo pensiero ha influenzato profondamente la teologia cristiana e la filosofia medievale.
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domenica 15 giugno 2025
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la dedica
Domando perdono ai bambini di aver dedicato questo libro a una persona grande. Ho una scusa seria: questa persona grande è il migliore amico che abbia al mondo. Ho una seconda scusa: questa persona grande può capire tutto, anche i libri per bambini. E ne ho una terza: questa persona grande abita in Francia, ha fame, ha freddo e ha molto bisogno di essere consolata. E se tutte queste scuse non bastano, dedicherò questo libro al bambino che questa grande persona è stata. Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano.)
Perciò correggo la mia dedica:
A Leone Werth
quando era un bambino»
Fernando Botero
Di Roel Wijnants - Flickr, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia
Grazia Deledda "La Primavera"
L'inverno aveva rinfrescato anche il colore delle rocce. Dai monti scendevano, vene d'argento, mille rivoletti silenziosi, scintillanti tra il verde vivido dell'erba. Il torrente sussultava in fondo alla valle tra i peschi e i mandorli fioriti, e tutto era puro, giovane, fresco, sotto la luce argentea del cielo. Grazia Deledda

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