venerdì 17 ottobre 2025

Giuseppe Ungaretti

 Giuseppe Ungaretti (1888–1970) Poeta della luce e dell’abisso, Ungaretti è tra i massimi esponenti dell’Ermetismo italiano. Nato ad Alessandria d’Egitto da genitori lucchesi, visse tra culture e deserti, tra lingue e silenzi. La sua poesia nasce dalla frattura: guerra, esilio, perdita, ma anche stupore, resurrezione, parola che si fa pietra.

Stile e poetica Ungaretti rivoluziona la forma poetica: versi brevi, essenziali, scolpiti come epigrafi. Ogni parola è scelta con precisione mistica. Il suo stile ermetico non è oscurità, ma concentrazione: la poesia come atto sacro, come luce che filtra nel buio.

Opere principali

  • Allegria di naufragi (1919): nato dalle trincee della Prima Guerra Mondiale, è un canto di sopravvivenza e stupore.

  • Sentimento del tempo (1933): più classico, più meditativo, esplora il tempo come rovina e miracolo.

  • Il dolore (1947): scritto dopo la morte del figlio, è un grido composto, una preghiera spezzata.

Vita e viaggi Visse a Parigi, Roma, Brasile. Fu amico di Apollinaire, Montale, Quasimodo. Insegnò letteratura italiana all’Università di Roma. La sua vita fu segnata da lutti e guerre, ma anche da una ricerca instancabile di bellezza e verità.

Frase emblematica

“Mi illumino d’immenso.” Un verso solo, un universo intero. È la sua firma, il suo dono.

 


Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari

Federico Fellini con la moglie Giulietta Masina, protagonista de La strada nei panni di Gelsomina

Federico Fellini con la moglie Giulietta Masina, protagonista de La strada nei panni di Gelsomina
Il film, ricco di poesia, racconta il tenero ma anche turbolento rapporto fra Gelsomina, interpretata da Giulietta Masina, e Zampanò, interpretato da Anthony Quinn, due strampalati artisti di strada che percorrono l'Italia dell'immediato dopoguerra.

Paola Ojetti

Paola Ojetti
è soprattutto ricordata per la sua attività di traduttrice, iniziata sin da giovanissima con versioni dal francese e dall'inglese di dialoghi di film. Negli anni '30,

Primo Applauso trasmissione televisiva del 1956

Primo Applauso trasmissione televisiva del 1956
Di ignoto - Radiocorriere ,p.d.

Il piccolo principe (Le Petit Prince) è un racconto di Antoine de Saint-Exupéry

la dedica

A Leone Werth.

Domando perdono ai bambini di aver dedicato questo libro a una persona grande. Ho una scusa seria: questa persona grande è il migliore amico che abbia al mondo. Ho una seconda scusa: questa persona grande può capire tutto, anche i libri per bambini. E ne ho una terza: questa persona grande abita in Francia, ha fame, ha freddo e ha molto bisogno di essere consolata. E se tutte queste scuse non bastano, dedicherò questo libro al bambino che questa grande persona è stata. Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano.)
Perciò correggo la mia dedica:
A Leone Werth
quando era un bambino»

Fernando Botero

Fernando Botero
Di Roel Wijnants - Flickr, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia

Grazia Deledda "La Primavera"

Grazia Deledda "La Primavera"
L'inverno aveva rinfrescato anche il colore delle rocce. Dai monti scendevano, vene d'argento, mille rivoletti silenziosi, scintillanti tra il verde vivido dell'erba. Il torrente sussultava in fondo alla valle tra i peschi e i mandorli fioriti, e tutto era puro, giovane, fresco, sotto la luce argentea del cielo. Grazia Deledda