Nel cuore del XX secolo, tra le ombre di Parigi e i colori vibranti della tela, si muoveva un artista tormentato e geniale: Chaïm Soutine. Nato nel 1893 a Smiloviči, un piccolo villaggio dell’attuale Bielorussia, Soutine portava con sé le cicatrici di un’infanzia difficile, vissuta in una famiglia ebraica povera e numerosa. Queste ferite interiori avrebbero alimentato per tutta la vita la sua arte viscerale e drammatica.
✨ Dalla Bielorussia a Montparnasse
Dopo gli studi artistici a Minsk e Vilnius, Soutine si trasferì a Parigi nel 1913, dove entrò in contatto con figure come Modigliani, Chagall e Léger. Fu proprio Modigliani a ritrarlo e a diventare suo grande amico. In quegli anni, Soutine viveva in condizioni precarie, ma la sua pittura cominciava a farsi notare per l’intensità emotiva e la deformazione espressionista della realtà.
🖌️ Uno stile unico e ribelle
Soutine non aderì mai a nessuna corrente artistica ufficiale. Il suo stile, però, è spesso associato all’espressionismo, per l’uso impetuoso del colore e la rappresentazione distorta e lirica della realtà. I suoi soggetti preferiti? Nature morte, ritratti, paesaggi, e soprattutto figure umane colte in momenti di tensione psicologica: pasticcieri, valletti, chierichetti, scolari.
Le sue tele sembrano urlare, vibrare, contorcersi. I paesaggi si sfaldano, le figure si torcono. È come se ogni pennellata fosse un grido interiore.
🧠 Arte come ossessione
Soutine era ossessionato dalla forma e dal colore. In preda a crisi depressive, arrivò persino a distruggere molte delle sue opere. Celebre è l’episodio in cui, per dipingere animali morti, tenne carcasse nel suo studio, provocando l’intervento della polizia. Per lui, l’arte era più importante dell’igiene, della convenzione, persino della sopravvivenza.
🕊️ L’ultimo viaggio
Durante la Seconda Guerra Mondiale, in quanto ebreo, fu costretto a nascondersi per sfuggire alla Gestapo. Malato di ulcera, tornò a Parigi per un’operazione chirurgica che non riuscì a salvarlo. Morì nel 1943, a soli 50 anni, e fu sepolto nel cimitero di Montparnasse.
📚 Eredità e influenza
Soutine ha influenzato profondamente artisti come Francis Bacon, Willem de Kooning e i pittori del gruppo CO.BR.A.. La sua visione tragica e intensa della pittura continua a emozionare e a ispirare. Le sue opere sono oggi esposte nei più grandi musei del mondo e battute all’asta per cifre da capogiro
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Chaïm Soutine ( Attribution-ShareAlike 4.0 International) |
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