domenica 1 giugno 2025

Dove regnano i sogni

 

Dove regnano i sogni

C’è un luogo che non compare sulle mappe e non ha confini tracciabili con precisione. Non ha orari, né leggi scritte. È fatto di silenzi sospesi, luci soffuse e battiti accelerati. Lì, i sogni non dormono: regnano. È un regno nascosto tra i pensieri di chi osa guardare oltre il reale, di chi chiude gli occhi non per fuggire, ma per costruire, dove ogni desiderio è un seme che germoglia nell’aria, ogni ferita diventa una porta e ogni addio si trasforma in eco di un nuovo inizio. Qui, le regole del mondo si piegano come carta tra le mani . I morti camminano tra i vivi, le parole diventano ponti, e le paure diventano maestre. È il territorio di chi crede che anche il dolore possa avere una forma di bellezza  e che l’impossibile sia solo una storia non ancora raccontata. Dove regnano i sogni, il tempo non comanda: danza e ogni passo è un ricordo, una speranza, una promessa. Chi ci arriva non sempre capisce come, ma chi ci resta lo fa perché ha trovato casa. Una casa fatta di visioni, di sussurri notturni, di coraggio travestito da incanto. E quando torni — perché tutti torniamo, prima o poi ; là dove volano le favole, un trono invisibile attende chi crede ancora nei sogni vestiti di vento e continua a sussurrare il tuo nome.



1 commento:

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la dedica

A Leone Werth.

Domando perdono ai bambini di aver dedicato questo libro a una persona grande. Ho una scusa seria: questa persona grande è il migliore amico che abbia al mondo. Ho una seconda scusa: questa persona grande può capire tutto, anche i libri per bambini. E ne ho una terza: questa persona grande abita in Francia, ha fame, ha freddo e ha molto bisogno di essere consolata. E se tutte queste scuse non bastano, dedicherò questo libro al bambino che questa grande persona è stata. Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano.)
Perciò correggo la mia dedica:
A Leone Werth
quando era un bambino»

Fernando Botero

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